PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/07/2006
Abbiamo la possibilità di volare
e ci tarpiamo le ali,
dicendo che a farlo sono stati gli altri.
Possiamo sviscerare il mondo
e non arriviamo neanche ad usare
il dieci per cento delle nostre menti.
Abbiamo sconfinati mezzi per amare
e dimostriamo poco o male il nostro amore,
diffidenti oppure prodighi con chi non ci vuole.
Siamo sempre al di sotto delle nostre potenzialità.
E allora cosa siamo? Degli sciocchi? Dei fessi?
No, siamo solo prigionieri di noi stessi.
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Ognuno di noi ha il suo spazio di libertà personale in cui realizza buona parte di ciò che desidera, ma nel contempo è legato alle libertà altrui che deve pur rispettare e che non sempre coincidono con le nostre.
Direi che non siamo prigionieri, ma consapevoli della nostra limitatezza.
Ciao, mati.

il 30/07/2006 alle 22:54

La libertà assoluta è un traguardo troppo elevato, siamo prigionieri di noi stessi se ci chiudiamo in noi stessi senza riconoscere i nostri limiti, ma che anch'essi si possono mutare in base alla nostra volontà dell'esser se stessi. ciao nadia

il 31/07/2006 alle 00:30

Anche la sola ragione è una forma di prigionia, forse solo i pazzi hanno il privilegio di essere davvero liberi...

il 31/07/2006 alle 12:07

Più che una lirica sembra una riflessione profonda sulla sottile capacità degli uomini di essere carnefici di se stessi. Facciamo molti sbagli, è vero e spesso non usiamo tutte le nostre potenzialità. Io credo che si abbia molta paura della tenerezza, della fiducia, dei sentimenti. Viviamo in un'epoca in cui tutto dev'essere produttivo, tutto deve avere un fine: i sentimenti positivi spesso non ce l'hanno: l'amore, l'amicizia, la compassione sgorgano da noi senza un fine e cio' spaventa. Se qualcuno ci parla dei suoi problemi econonici, o anche sessuali possiamo comprenderlo ma se ci parla di sentimenti sentiamo di essere subito ridicoli. La vera trasgressione della nostra epoca non è più il sesso ma i sentimenti. Scusa, mi sono lasciata andare al comizio, pure confuso. Perdono. Abbracci. marina

il 31/07/2006 alle 20:15