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Pubblicata il 28/07/2006
( Te pito henua *)

Al santuario emerso in luce
la sull’azzurro intatto dell’oceano

cresce la tua cosmica ferita di guardiano
dei* Mohai,nelle sacre aree* Ahu

a gocciolare stelle.

Cieco ospite della buia e profonda
roccia ribollente ,non desti l’osso del cuore

ma lasci sanguinare il pensiero
che ha radice lontana

nella primordiale perfezione
dell’ignoto e del Mistero.




*Rapa nui ( uno dei molti nomi dati dai nativi all’Isola di Pasqua )

*Te pito henua ( l’ombellico del mondo così detta per la sua conformazione geologica e posizione geografica, davanti alle coste del Cile )

*Mohai ( gigantesche statue votive dette anche guardiani)

*Ahu ( aree sacre dove essi venivano eretti, difronte al mare)


Dedicata a Leon, autodefinitosi Guardiano di Rapa nui,grande trasvolatore della fantasia che ha voluto invitarmi ad esprimermi in poesia su questo argomento…e io accetto sempre le sfide!!!



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SENSO DI APPARTENENZA COSMICA, DI VITALE RICOSTRUZIONE DELL'ESSERE AUTENTICO NELLA SUA INVIOLATA UMANITà CHE SI LEGA ALLA PIù NOBILE SPINTA RELIGIOSA DI VENERAZIONE. GIùGIù COL CUORE A LADY LUNA, MIA NIN.

il 28/07/2006 alle 17:00

mi rende particolarmente contenta il fatto di aver scritto "su commissione" he he he, e di averci provato mucho gusto
il tuo apprezzamento mi è di grande onore...

hasta presto, Max

il 28/07/2006 alle 17:24

sempre attento alle visioni spirituali in ogni forma d'amore che è la nostra appartenenza cosmica,il mio carissimo Giugiù mi dona sempre tanta comprensione!
grazie, a presto !
:-))

il 28/07/2006 alle 17:28

mi sento importantissima...ha ha ha
guarda che mi do arie da quassu', nel cielo blù!!!
grazie dell'ispirazione Leonnnnnnnnnnnnnnn

il 28/07/2006 alle 18:35

nelle pieghe della storia per ritrovare l'infinito dell'uomo.

il 28/07/2006 alle 21:03

Ad un passo della felicità

Le lunghe ombre della storia
s’adagiano in silenzio su mani
su dita che si sfiorano titubanti
che non accettano il destino
mani che vorrebbero osare,
oh come lo vorrebbero,
consegnare calore al futuro
districarsi dalle corde del passato
liberar sospiri senza remore
nuotare in quell’acqua indiscreta
che rimanda al cielo gli sguardi
nuvole di occhi in declino
ma che sanno ancora piangere
nubi che quelle lacrime inattese
trasformerà in gelidi cristalli
disperdendoli verso un futuro
che nulla…nulla… ha di umano.
Solo due piccole tracce lucenti
resteranno all’ombra per sempre.

Le ombre lunghe sono quelle delle enormi statue dell'isola di Pasqua meta di un sogno passato.

Un omaggio a te e all'amico Leon che sfidar vuole la luna

Cesare

il 29/07/2006 alle 07:39

Tu e Leon volate con ardui voli della mente su un luogo che affascina, commuove, suscita dubbi, spazia tra la profondità del mistero e dell'infinito.
Insieme abbracciate la maestosa natura, il mito e la storia e ne cogliete lo sguardo immenso, offrendo a noi i riflessi luminosi della vostra ricerca, grazie ad entrambi, mati.

il 29/07/2006 alle 11:56

CIAO
GRAZIE MILLE X IL COMMENTO HO LETTO LE ALTRE TUE POESIE TUTTE BELLISSIME A DIR POCO^_^
BACINI ASTRALI LA TUA AMICA POETESSA LAMU HIHIHI^^

il 29/07/2006 alle 13:46

MAGICA
ESOTERICA
MAGISTER

il 02/08/2006 alle 12:29