La prua fende garbata
un mare appena increspato,
di polvere umido in volto
sapore dell'acqua salata.
Cinque le lacrime cadute
cinque le perle incastonate,
attaccate radici alla roccia
scrutando lontani rientri.
Case attente e guardiane
colori i richiami affidati,
affacciate cadenti strapiombi
risacche che sfioran gli usci.
Di verde sovrastano i monti
gabbiani padroni degli alti percorsi,
le reti issate da mani nodose
come di antiche la vita battaglie.
Magico vento t'accoglie in grembo
parole d'antico ascolti l'eco,
Lord Byron immortala con dolci parole
cattura t'affascina t'invischia dentro.
S'insinua attorcilia di rami velati
continua liscia navigar la barca,
solcando di Poeti diamante il golfo
lasciando scintillle il ricordo accese.
Decisa la presa in mente accolta
carpendo e tenendo per mano,
strette le dita rinchiuse a morsa
come di cinque sono le terre.