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Pubblicata il 24/07/2006
Compagno ricordo
ti tocca sedere
al tavolo nuovo
per te preparato
col lungo soccorso
dei più stretti pensieri.

Ti tocca scoprire
se vale il tuo nome
come un giorno valeva.

Compagno ricordo,
di te ho un ritratto
appeso
alle sere più vaghe
quando l’anima emigra
e il tempo lei lo afferra con sé.

Tu che ora bussi,
senza più promesse!
Ebbene, entra pure.

Apro
a te che in fondo non sai tradirmi
che risali per gli stessi corsi
in mezzo alle luci dei miei occhi
infranti in duplici stelle
che altri compagni nel cielo non hanno.


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Come si fa a non aprire le porte ai ricordi?
Sono parte di noi, nella gioia e nel dolore, li dobbiamo custodire ed evocare quando il cuore ne sente il bisogno.
Felice giornata, mati.

il 24/07/2006 alle 12:04

Quando il cuore lascia l'anima migrare, è perchè forse ha bisogno di ricordarci qualcosa che ancora non abbiamo compreso del tutto. E chi meglio di noi stessi è in grado di farlo, è chissa la sua compagnia con il tempo può divenire dolce. un abbraccio nadi

il 24/07/2006 alle 15:08

Infatti non è possibile, talvolta ci vengono loro a cercare, in ogni caso è tutto un prezioso rievocare...bacioni...

il 24/07/2006 alle 19:51

E' proprio così, dolcenadi...bacionissimi...

il 24/07/2006 alle 19:52

Bellissimi, insinuamti, insostituibili i ricordi ci aiutano a vivere.
Bravo

il 24/07/2006 alle 21:50

grazie a te per il fulgido commento...fra

il 24/07/2006 alle 22:44

una splendida chiusa per una poesia veritiera e molto lieve

il 25/07/2006 alle 17:36