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Pubblicata il 15/07/2006
Non è niente,Sara;
niente che possa farti tremare;
niente che possa farci dimenticare
il tuo posto qui, tra queste pagine
che saranno per sempre scolpite.

Nulla che possa veramente fermare
il flusso dei tuoi pensieri,
docili e scalmanati
ma liberi, liberi di sciogliersi
in fluenti onde della tua età;
e a ogni data, una poesia,
una traccia che si donava al cammino
ma che forse donavi anche a te stessa
per capirti e per condividere con gli altri
quel chiarore repentino delle tue parole.

L'hanno chiamata morte, Sara,
ma tu non crederci;
tu e la tua penna rossa avete imparato presto
a rannicchiarvi dentro quei silenzi
da cui pendono le nostre memorie, i nostri sospiri,
le ansie e le arrabbiatture, i desideri e i sogni;
silenzi che si ergono al di là del tutto,
che appartengono a un unico tempo,
che dissolvono le distanze;

"...Vorrei vedere il passato,
tornare in luoghi
dove le mie ossa
non potranno mai essere,
respirare dove non
sorge più il sole,
cantare poliedriche voci
che non potrò più
ascoltare..."

E sia.
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Questa tua poesia dedicata a Sara è quanto di più dolce possa esserci in questo momento di dolore per la sua repentina dipartita. Pur non avendola mai conosciuta, leggendo i suoi versi, tu sei riuscito a comprendere i moti della sua anima e ad entrare in un dialogo di teneri sentimenti con lei.
E' l'ennesima prova di quanto sia infinita la tua sensibilità, specialmente nei momenti delle dure prove della vita.
Grazie, Fra, dai grande luce al mondo dei giovani, un abbraccio, mati.

il 15/07/2006 alle 23:02

hai messo quella luce che mancava
sul viso di Sara
grazie Fra..
dirti poeta è poco..dirti amico è poco
sei stato meravigliosamente perfetto...

il 15/07/2006 alle 23:12

hai messo quella luce che mancava
sul viso di Sara
grazie Fra..
dirti poeta è poco..dirti amico è poco
sei stato meravigliosamente perfetto...

il 15/07/2006 alle 23:12

Bella lirica per Sara, priva di sdolcinatezze di maniera e pregna di sensi profondi, pensati e sentiti.
Grazie!

il 16/07/2006 alle 09:05

La voce rimane sempre in questa casa della poesia. Altro non mi vien da dire dopo il tuo meraviglioso ricordo.
Un caro saluto
Cesare

il 16/07/2006 alle 09:35

E' bellissima questa istintiva carezza che tutti hanno sentito voler donare a Sara. L'ho percepita vera ...molto bella anche la tua poesia ...

il 16/07/2006 alle 13:11

" Non è niente, Sara"
quasi che con queste piccole parole tu le prendessi la mano aiutandola ad attraversare i sentieri che dall'oscurità conducono incontro alla luce...
:-))

il 17/07/2006 alle 15:53

Cogli l'essenza di Sara e la porti a noi con la solita delicatezza, trasmettendo quel riflesso di luce sereno e pacato. grazie un abbraccio nadi

il 18/07/2006 alle 00:53