In punta di dita
Da sole le dita scrivono e le labbra ascoltano
dal silenzio impronunciabile il tuo nome,
non quello che fu dato agli umani per chiamarti
ma quello solo forgiato dagli attimi del tempo
quello nostro che non chiede d'essere atteso
ne attende ma trascinante torma
di alluvionali emozioni rapisce tempo al tempo stesso
e ne fa isole fin arcipelaghi d'isole
e spiagge di ametista segreta
e sconosciuta, tenda di caravan serraglio
di deserto di nomi e volti e sensi
che solitari s'incendiano e divampano
fatui roghi di passione contrabbandata al destino,
e barriti d’olifanti selvaggi che imprecano e minacciano
e sfiniti s'accovacciamo acciotolandosi
dentro il cullare di parole silenziose
mai pronunciate e che mai lo saranno
con la melodia con cui l'occhio le pronuncia scandendole.