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Pubblicata il 11/07/2006
Coprivi quegli attimi
con quegli sguardi ansiosi.
Mi toccavi l'anima con le dita,
sudavo il tuo desiderio,
intaccabile sensazione umana.
Un corpo appartenente
ad un'altra massa,
volavi dentro l'orizzonte,
assassina di parole.
Con paura mi dirigevo
verso l'incontro,
sembrava un cielo
sotto la terra.
Ti muovevi insinuando
il mio coraggio,
aripioni i miei occhi.
Abusavi del mio sangue,
per vivere d'amore.
Si accordano chitarre
mentra passavi,
in un tempo indefinito.
Scandiamo l'occasione,
particolari emozioni
come le lucciole dentro ad un mare,
mi cantavi di morire tra i miei sogni,
ed io,
percosso da insipide emozioni,
umiliato dalle solite tentazioni
ero
naufrago della mia stessa vita.
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