PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/07/2006




son scure le pietre
del muro corroso
che guarda la via
e il freddo nell'aria
non ha mai profumo
come la notte
che già fa paura

vanno veloci
furtive figure
sui vicoli scuri
del tempo smarrito
chissà cosa inseguono
forse dei sogni
che da tanto
ho lasciato

diffidenti, mi guardano
mi notano appena
il freddo, la fame
miei compagni di vita
la Terra Promessa
è solo un inferno
dal diverso colore
le voci nell'aria
soltanto un idioma
d'alieno rumore

nessuno che incroci
i miei occhi
nessuno che senta
la voce del cuore

sono solo
un povero fiore
che radici ha strappato
per avere
un frammento di cielo

che ali non ha
per volare

e le gocce di pioggia
non laveranno
la nera mia pelle
quasi fosse
un castigo divino
da dover
sopportare.



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Sai la differenza di colore..di religione..di idee..rende le altre persone diffidenti..anche se a volte non c'è ragione..e riduttivo dire che bisognerebbe essere più tolleranti..tanto dentro noi una parte che non capisce ci sarà sempre..cmq molto ben descritta la frustrazione di chi subisce..come sempre..un 5..grande Poeta..>Lory

il 10/07/2006 alle 19:13

...basterebbe pensare di essere soli, a casa loro, una lingua ignota
e avere fame...e non saper farsi capire
e chiederci se siamo umani solo a parole

un bacio

il 10/07/2006 alle 23:48