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Pubblicata il 16/05/2002
A sanguinare tacendo
Imparai
In un volto inerme,
Tu ,che con strane pupille di fata
Rendesti sazi i sensi attenti sulla pelle
Sol tu, degna di vaniloqui assatanati
Se quel filo intricatissimo e leggero riempie i nostri spazi
Se di docili saluti mi hai fatto schiavo.
E rinuncio al candore del tuo seno.
Lo pago meno,non attendo e spero.
Inciampando in pezzi di fango di mondo in cui mi specchio ogni mattina.

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