PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/06/2006
Demetra dall'alto s'inchina
sua la terra che sfuma nell'acqua,
d'onda la spuma rimossa rivolta
s'infrange e trasforma la sabbia.

Millenarie maree il parlar
passate di orme e d'impronte,
spettacoli di cieli guardanti
trascorrer di ere e millenni.

Cammino alzando di gocce il mare
si chiudono dietro al comando,
le onde dal vecchio canuto il tempo
mangiano, spolpano, scavano.

Rinascono nuova carezza di madre
infinita visione soddisfa,
s'infrange nel fluido deserto mai domo
vele rigonfie che solcan decise.

Avanzando con forza i marosi
sfidan il Nettuno regale padrone,
tridente pronto in agguato allo scontro
avvisi striduli di bianchi alati.

Mi desto dal sogno dolce ovattato
come d'Ulisse si tarlo pensiero
voglioso d'edera il bramato ritorno,
invisibile ormai l'andata percorso
certo e sicuro alla vista il ritorno.
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non riesco assolutamente a capire come poesie belle e ben scritte come questa passino assolutamente inosservate, mentre altre mal scritte e pompose vengano acclamate ...mah
hai tutta la mia ammirazione

il 21/06/2006 alle 15:43

Ti ringrazio con tutto il cuore,
sei grande,
ciao da Silvano

il 21/06/2006 alle 16:32

Non potevi azzeccare categoria migliore! Poesia al massimo del suo essere visiva. Davvero molto bella! Complimenti!! ;)

il 22/06/2006 alle 11:16

Ti ringrazio con tutto il mio cuore. parole come le tue lasciano veramente il segno per cercare di dare sempre il meglio.
Ancora grazie da Silvano

il 22/06/2006 alle 12:43

Io ringrazio te per la dolcezza che ti pervade, anche solo leggendo la tu risposta al mio commento mi sono sentita importante...a questo punto spero solo di leggere prestissimo una tua nuova poesia!

il 22/06/2006 alle 16:37