La mano nuda che scende
a cementare
i legni dai chiodi ruggine
e chissà da quanto tempo
abbandonati uno sull’altro
disordinati
frazioni di momenti
a rifare un solaio
appartamento.
Finestre porte e qualche vetro
opaco o trasparente
sguardo di chi attende
alla mano
a dondolare un fazzoletto
gonfio d’avaro
chi ha reso inutile
il pulito povero
spingendolo
sul fondo di un cassetto.
È una baracca a stento
pareti che si muovono
di vestire un uomo
che sa nelle foglie d’Autunno
mosaico ricomporre
di ciò che è in vacanza in un angolo.
Al balcone un geranio si sporge
teme il ristagno dell’acqua.
Ma tutt’intorno
è un ricalco in tono lento
e si va di fretta
verso Marzo.