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Pubblicata il 15/06/2006


Segnali invisibili.
Testimone oculare
spero in un sogno d'oro.
Il resto
spicciol caramelline francobolli.
E quel falò che sa di focolare
segno
se l'espressione ha un senso
più intima
capirlo
solo com'è semplicemente rosso luna.
Contro le insegne dei negozi
contro i gatti randagi
contro i fanali dei gozzi
contro le persiane chiuse delle finestre.
Si siede
accende la notte
per scrivere riflette sorseggia.
L'estate è ancora quella dalle maniche corte.
Sale le scale come lucciole zingare.
Una si ferma.
La nerissima.
Guarda il foglio del cielo
di rintanarsi incontro.
Chiude gli occhi.
C'è il sole del miraggio
di un po’ di mare bruciante.
È nell'inchiostro delle piccole ore.
Vedo
mi ci fermo appunto
e pago i sorpassi del silenzio
che cresce alto bello nero luminoso.
S'accoppia
penetra
di graffi di sangue sogna
nulla di non finire.
Va letto passo di danza.
Guardati respiro in volo.
Un accendino sguardo
aria innocente
ci porge alla castità sopra un argine di cielo.
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mi incanto sempre a leggerti
grazie

il 16/06/2006 alle 11:31

...onorato...
simpaticamente grazie
diego

il 16/06/2006 alle 11:44