Vorrei riassaporare il profumo dei tuoi pensieri
aspri, dolciastri, assordanti
proprio come il soffio di quel treno
che corrotto dal destino
m’allontanava dal tuo respiro.
Mi piacerebbe ancora giocare
con i fili d’erba di quei prati
che discreti e imbarazzati
ci accoglievano sotto un cielo parigino.
Indissolubile come il mare
così lontano ed agognato
era la nostra brama d’assaporare la vita.
I giorni si susseguivano fugaci
troppo veloci
perché l’importante era il presente
con i suoi progetti e sogni di lunghi viaggi.
Ma quel treno ha spezzato ogni incantesimo
e i giorni hanno così cominciato
a trascinarsi nei vicoli bui
smarriti, nell’aria salmastra
della nostra dannata patria.