PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/06/2006


Marecielo blu da spazi
mi riposa nell'occhio opaco di silenzio.
Si raggruma.
Sulle panche il sorso di ventura
nuota l'oro sole per acqua
immergendosi memoria.
Stilla le sue vie da re di vendemmia.
Aureola una goccia
specchio fulgente.
La scheggia.
Sullo striato scia cosa vale
gottare un bicchiere di troppo.
Dinanzi a rilento
boe annodate sul suo nome
bocche nel coro lontane e vicine.
Sulla fronte un dock serra groppo fedele.
Scava d’ancora purpurea argilla.
Sfila l'abisso.
E qui è al ginocchio.
Alla deriva bocconi all'arpione.
Da me più tardi si voga all'indietro.
Lui.
Senza fine.
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