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Pubblicata il 09/06/2006
Dal pantano s’alza
un gracidare silenzioso
di chiare stelle.Nelle
cloache stagnanti della notte
dolce faro ti spargi preziosa.
Nulla è come sembra
-o come si vuole- piccoli
esseri sempre in disputa con
se stessi e col creato
ci sentiamo sperduti in un
paradiso di mutevoli
sentimenti-che infondo
ci è sempre negato-.
Ma tu sorgi e gridi con
la tua voce possente
intrisa nella tua
cosmica luce.E ci pesi
sul capo,ci pesi d’eterno
in perenne e statico viaggiare
emergi dal fiume ingannevole
delle nubi e ci cadi
in pulviscolo d’argento
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Tutto è illusione nella tua poesia (nulla è come sembra, i sentimenti sperduti in un paradiso che ci viene negato). La lirica è bella proprio per questa atmosfera di sospensione che l'attraversa e la impreziosisce. Mi è piaciuta molto. Un abbraccio. Marina

il 09/06/2006 alle 19:04

La dama delle nuvole prende vita dalla tua fantasia e sparge la sua polvere ad ombreggiare i nostri passi, i gesti, le movenze.
Bella poesia col suo velo d'argento.
Con affetto, mati.

il 09/06/2006 alle 22:16

Nulla è come sembra....verissimo
Molto bella lù

il 10/06/2006 alle 07:26

ma chi è la ranocchia
che esce nella notte per poi ricadere ,
più che nel pulviscolo d'argento,
in uno stagno argentato?
Poi arriva il prinicipe bacia la rana
e questa diventa principessa:
la dama delle nuvole

il 10/06/2006 alle 08:25

E lei ci guarda
e scuote il capo
fatica a capire
il nostro mutare
Un ciaooo e un grrr...Cesare

il 11/06/2006 alle 07:42

"Dal pantano
un gracidare
silenzioso
cra..cra..cra..
di ranocchiette
di chiare stelle.
Nelle
-cloache-
stagnanti della notte
un faro s accende
ad intermittenza
Nulla è come sembra
-o come si vuole- piccoli
esseri spuntano dalla siepe:
Hanno una corazza verde muschio
sono metà bestia-metà uomini.
Sempre in disputa con
se stessi e col creato
ci sentiamo diversi in un
paradiso di mutevoli
sembianze-che in fondo
ci è sempre negato-.
Ma tu, DAMA delle nuvole
sorgi e gridi con
la tua voce possente
intrisa nella tua
cosmica luce.E ci pesi
sul capo,ci pesi con tutta
la tua stazza....
di-vino ’eterno
in perenne e statico viaggiare:
Emergi dal fiume Idra
ingannevole
delle nubi e ci cadi
in pulviscolo d’argento.
La tua sorellina,ti ha rivisitato simpaticamente questa tua poesia.Come mi diverto..come mi diverto!!!!!!ah!ah!ah!!!!!!Dorella

il 12/06/2006 alle 12:17

grazie Marina,
un grande sorriso di luna

il 12/06/2006 alle 15:15

sempre attenta e gentile...ti ringrazio dolce Mati!

il 12/06/2006 alle 15:17

proprio così, he?
ma se ci ragioniamo sopra magari si riesce ad intuire
:-))

il 12/06/2006 alle 15:19

ecco tu hai scritto la fiaba della ranocchia del pantano
e va beh...sei un poeta....
:-))

il 12/06/2006 alle 15:24

non è forse che siamo noi a faticare di più a capire noi stessi?

il 12/06/2006 alle 15:27

sei troppo forte Dorella...
rivisiti le mie poesie come un remake cinematografico
ma grazieeeeeeeeeeeeeeee
smacckete

il 12/06/2006 alle 15:30

è una cappa di piombo il peso dell'eterno

il 17/06/2006 alle 18:02

ci sei arrivato a farmi un commento come si deve

il 19/06/2006 alle 15:30