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Pubblicata il 09/06/2006
La luce rischiara abbaglia la mente
olimpica possente la mia visione,

disegno di linee perfetta la forma
sbocciato vigor di gioventù,

forze rinchiuse e viscerali
vogliose irruenti d'uscire allo sfogo,

come vulcani al cielo aperti
illuminano bagliori di lava ardente,

passaggi intricati di vie tortuose
snodate attraverso percorso dell'esistenza,

aitante e padrone il cammino intrapreso
mille le siepi e fossati arresi.

Questo il ricordo filmato che scorre
seppia il colore veloci le immagini,

scorrono spariscono dietro la porta
svanisce la luce appare il presente,

lo sguardo assente dimentico avanza
dinoccolato piegato m'incontra,

rugiada di lacrima incisiva scende
le gote bagnate il sorriso distorto,

viso arato di un campo sfruttato
lo guardo con occhi accesi di pianto,

aiuto mi tende con le sue mani
lo prendo lo stringo col cuore segnato.

E' mio Padre....
con tutto quello che mi ha dato.

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