È liquore a smuover gli umani inverni
il bacio viola assaporato su fili elettrici,
ficcati in bocca!
Oh irrequieto rame ad animar pupille,
sarai davvero tale se saluterai giardini e cieli
dimenticando il tuo passato inebriato
eseguito da segni a tre finte dimensioni
e motivi all’esistere spiegato:
vanamente ingegnoso e mal-filosofico.
I miei cavi insigniti mai saranno
dal netto taglio che svena il ventre,
semplice covo di meraviglia in vortice.