Colta la mozza testa
Respira ancora fresca
-Occhi disorbitati-
E ansima vermiglia
In ogni sputo nero
-Un ghigno appena-
Così appare adesso
Inerte estate afosa
-Senza brividi ipocriti-
Cela vermiglie palme
Di gelsi appena colti
-Ogni macchia ride-
Su candide camice
Nude e offese
-Di stuprate vergini-