Vedere d’angolo l’interrogativo
d’ogni per poi voltarsi.
Sta nella coda di un frack al valzer capogiro
come quella luna che si confonde
quando s’accende pallida di giorno
e cerca le stelle in eco cielo
che l’oltre invisibile chiama celeste effuso.
Penzolante metamorfosi un polpo
e scrigno la conchiglia pigra allo scoglio
vitali predatore e preda
alla schietta onda aspettandosi.
Il sé da soli passando oppure.
Le ore contate d’orologio campanile
e poi accorgersi che è il tocco di mezzo da solo
a confondere il tempo.
La porta orba di un un trompe l’oeil
che ne può uscire e può andare avanti.
Immagini o conosci.
Sii.