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Pubblicata il 06/06/2006
Il cielo piange
la terra sorride,
il seme si spacca
s'innalza all'ignoto,
respira si forma
cambia la veste,
ti volti...guardi
sei in mezzo alla gente.

Martello e scalpello
lavorano al corpo,
implacabili i colpi
secchi e decisi,
splendore alla vista
urla alla gioia,
l'aria accarezza
scorrendo le vie.

Il cielo ride
la terra bagnata,
lacrime tracciano d'acqua ch'erode
vento impetuoso e penetrante,
s'insinua distorce
cambia le forme.

Stanca la pianta s'inchina
al fatuo certo destino,
cuore forte d'un tempo passato
si chiude pian piano
alla vista dell'immenso creato.

Ripone vetusti gli arnesi
vecchio d'antico scultore,
stanche e ricurve le menbra
si adagia aspettando virgulto alla vita,
di semina pronta aperta la terra.
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Stuzzichi i sensi, lasciandoli volutamente viaggiare entro un paesaggio che ogni volta appare ritoccato, trasformato...coinvolge..

il 06/06/2006 alle 17:08

Grazie per il tuo commento, spero in futuro di coinvolgere ancora di più.

ciao Silvano.

il 07/06/2006 alle 08:07

che bella....
immagini forti ed insieme morbide ed avvolgenti
complimenti davvero!

il 08/06/2006 alle 11:29

Ringrazio umilmente, un risentirsi a presto.

Ciao Silvano.

il 08/06/2006 alle 13:05

Belli i passaggi dei tuoi versi, hanno un movimento continuo che offre nitide visioni.
Ciao, mati.

il 08/06/2006 alle 22:38

Mi lusinghi e mi inciti a cercare di dare sempre il meglio.
Grazie da Silvano.

il 09/06/2006 alle 08:12