PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/06/2006
Donna altera e fredda che di faggio
hai il cuore,Dea che sfiori il mare
con tuo perso sguardo sempre
l’orizzonte a contemplare.

Di voli , ti stridono i gabbiani
e l’albatro che pressa di tempesta
sulle sue grandi ali, ti colma la bocca
di nidi d’alghe e squali.

Chi sarà stata quella rosa cui le
sembianze hai depredato? Chi, dal
miele dei tuoi turgidi seni, la vita
ha assaporato?

Canzoni, quando dall’oscuro sale
la nostalgia,canzoni dalla sua culla
di stelle la notte ti manda che e i tristi
marinai posano sui rigidi capelli.

L’oceano di nebbia ti sommerge,
di gridi di viola e di turchese e calme
di venti in estensioni semplici
d’acque impenetrabili e sorde…

Forse, un giorno fluttuerai con lo spirito
della nave nel profondo,poi per i segreti
canali che conducono all’infinito,
risalirai, sirena per cantare alla luna.





L'angelo del Liponard ( La Polena) titolo di un breve romanzo di Mario Tobino cui mi sono liberamente ispirata per farne omaggio al grande autore viareggino.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Grande interpretazione, tratto deciso e gentile, molto bella

il 06/06/2006 alle 14:41

Omaggio riuscito, risulta un modulo di quartine che ben si completano tra loro...ciao...

il 06/06/2006 alle 17:25

Quella rosa non poteva essere che una donna meravigliosa a bordo contro ogni regola.
Una perla di poesia che sulle vele dovrebbe essere incise...
Un abbraccio
Cesarorso

il 06/06/2006 alle 18:00

Col tuo sguardo attento fissi la Polena e la tratteggi coi tuoi versi, rendendola palpitante, misteriosa, perfino eterna.
Un grande omaggio per Tobino e un dono gradito per noi, grazie, mati.

il 06/06/2006 alle 19:40

molto gentile!
grazie,un sorriso

il 07/06/2006 alle 11:06

ti ringrazio del commento tecnico
buen dia
un sorriso anche per te

il 07/06/2006 alle 11:07

hai tirato ad immaginare he? era solo la polena della nave che in qualche modo compensava i marinai di una presenza femminile e narra di un naufragio che portò con se equipaggio e nave...scritto magnifcamente in modo fiabesco ed esaltante tanto da scatenare la mia fantasia
Grazie Cè

il 07/06/2006 alle 11:11

a volte ci riconsciamo nello scrivere di altri, e non mi soprende questo feeling, amando molto anche io il tuo esprimerti in poesia
:-))

il 07/06/2006 alle 11:12

grazie...riesco spesso a scrivere versi sull'emozione provata nel leggere narrativa ad alto livello

il 07/06/2006 alle 11:14

a volte mi sento una polena fissa sull'orizzonte a guardare la vita,e non mi sorprendono le tempeste nè le bonacce, per questo forse mi sono sentita attratta dai suo corpo di legno
Grazie Mati attenra e sensibilissima come sempre
Una giornata di sole per te!

il 07/06/2006 alle 11:16

Forse, un giorno fluttuerai con lo spirito
della nave nel profondo,poi per i segreti
canali che conducono all’infinito,
risalirai, sirena per cantare alla luna.
E in questo fluttuare....si ode il canto della sirena e anche alla Luna
Un bel omaggio di Mario Tobino. Con affettuosità Dora

il 07/06/2006 alle 11:25

grazie Dorì...devo scusarmi con te ma lo faccio in privato :-))

il 07/06/2006 alle 11:31

I versi catalizzano l'attenzione. Io li trovo belli
perchè scritte a compendio di un testo, se non suonasse irrispettoso, vorrei definire il tuo lavoro
un " inno alla bravura" . ti cerco sempre volentieri ciao franco

il 07/06/2006 alle 22:52

concordo con chi ha parlato di magia,questa è pura magia,ricorda alcuni testi di nPablo, ricordi che nella sua casa sull'atlantico ha una polena?

il 08/06/2006 alle 10:09

il tuo "irrispettoso" ha fatto centro e come nella battaglia navale...colpito ed affontato
heheheeh
grazie Franco, mò vengo a leggerti
buona giornata
anche io sempre felice di salutarti!
olè

il 08/06/2006 alle 11:12

i suoi ricordi ci perseguitano
he he he

il 08/06/2006 alle 11:14