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Pubblicata il 03/06/2006


Dietro sguardi di tende lise che incide il raggio
vende all’aurora ogni abat-jour di fari di lampare
sul comodino di uno scoglio
che scivola rossore d’occidente alla rete
dove s'affonda il giorno preda
che abbocca e s’abbuia.
In un contorno d’osteria di porto
un soggiorno quasi di topi
accende con una bestemmia
prega e cede un fiore ex voto
di chi non si lascia al tavolo di spavento.
In una piega di labbro sfuma la ragazza
volto di quella madonna in nicchia.
Si guarda di domani che si volta ebbro
sempre più tardi senza bussare
stappando di terra in terra.
Non ti spiega come lo assapora.
Il mattino vacilla sul bordo di un bicchiere
gobbo levante rugginoso rosso sangue
a ladri e derubati.
Disseta l’altra parte del tavolo ogni gamba
che alza la testa.
Sbadiglia.
Aggrotta le sopracciglia lasciando la sottana
della luna comare a sedersi sulle sue ginocchia.
E lì si perde al collo di bottiglia
d’un sorso per versarne sole di Bacco.
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In questa atmosfera,atipica
di osteria di porto:
transitano persone
di estrazione sociale
più disparata...e si
ritrovano davanti
ad un collo di bottiglia..
a dissetare le ansie,
fobie,dimenticando
tra le braccia di Bacco
ogni dolor-pena.
"aggrotta le sopracciglia lasciando la sottana
sella luna comare a sedersi sulle sue ginocchia.
E lì si perde alla collo di bottiglia
d'un sorso per versarne sole di Bacco".
Atmosfere sempre piene di fascino..le tue don diego.
"Lunga vida!...Dora

il 04/06/2006 alle 08:54

Lunga vida a te!
Un abbracciobacio fortissimo
don diego...e A PRESTO

il 04/06/2006 alle 09:01