Tutto svanisce eccetto te.
La notte è una sfinge
e il suo mormorio
è soltanto gelida illusione.
Dimora in queste tenebre
una verità che non ti svelerò
perché morirà in questa poesia.
Disprezzo questo silenzio
a volte rotto da motori lontani.
Tre rintocchi di campana
e l'ombra sul soffitto si fa grande.
Il cielo muore dalla voglia
di essere caldo e stellato.
Baudelaire poeterà sui miei
sbadigli, e mi aiuterà a ingoiare
l'asprezza che vince il cemento
del tuo cuore. Resterò solo.
La mi ragazza mi hu ucciso
anche stavolta, ha spalancato
le braccia al nemico, quel piromane
invadente che alla nostra festa
non è stato invitato, e che ora
dirama focolai ovunque.
Lei non si accorge, stregata
da illusorie gentilezze.
L'insistenza di lui sancisce
la disgregazione della mia,
della nostra storia. Il suo alito
ci sta annientando.
Ti ho già persa
come quel treno
che non è mai passato.