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Pubblicata il 26/05/2006
ti strinsi a me quella notte
con l'unica forza che avevo
con la voglia di spogliarti
per poter ricordare la tua pelle
una volta che ti avrei salutata.

lo feci, con la più grande dolcezza addosso
senza quasi rendermi conto dell'odine delle cose
con le tue labbra che mordevano le mie pupille
con le mie mani intrecciate nelle tue
con la mia bocca a bere del tuo sudore.

sotto la mia bianca pelle
avevo il tuo fruttato profumo
dentro il mio ruvido cuore
avevo i tuoi colorati capelli
e ogni cosa di me era tua.

poi il mondo ci fece disprezzo della sua presenza
ricordandoci che non eravamo i soli a respirare,
altre immagini furono disperse nei ricordi sognati
occupando lo spazio della mia pelle nella tua,
tutto scomparì e ci rivestimmo del passato.
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ci si riveste del passato molto spesso come armatura, a volte bastano due parole per vivere un nuovo amore appena sbocciato.Prova ad aprire la porta e chissà magari entra un'ondata di futuro con lei..
ciao bacio

il 27/05/2006 alle 09:32

La forza del ricordo appare nitida in questi versi che ti riportano all'intensità di quella notte d'amore.
Un caro saluto, mati

il 27/05/2006 alle 11:58