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Pubblicata il 24/05/2006
Prigioniero presente realtà, rinchiuso,
pareti di monti e di crinali
l'aria non più madre respiro,
il torace si spacca all'animo mio
la mente si veste d'incanto le ali.

Liberto pensiero intravvede lontano,
lasciando meandri di cupe illusioni
mi prende, mi attira, mi stringe per mano,
nell'aere mi libero sul Pegaso alato
il vento m'incontra soddisfa il mio viso,
sensazione celeste d'arcano svelato.

Vigoroso si staglia il pensiero
esplosione di pace si schiude al sereno,
la luce del sole vogliosa mi abbaglia
corre posato il pensiero al tuo seno,
tepore di donna che d'amor eguaglia.

L'aria ritorna al vicino risveglio
scivola via vagabondo pensiero,
nel falso reame che è l'utopia
ritorno a brandelli d'artiglio sparviero,
mi sveglio...
di mura più alte son ancor prigioniero.
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questa è carina:
omaggio per la maestrina..
brava..

il 24/05/2006 alle 23:37

molto musicale e ricca di piacevolissime metafore! bravo!

il 25/05/2006 alle 10:45

Grazie, ma il bravo è molto lontano da esser bravo/a come te.

Ciao, Silvano da Verona

il 26/05/2006 alle 11:14

Semmai; maestrino.

Ciao Silvano

il 04/07/2006 alle 12:06