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Pubblicata il 24/05/2006
LE COSE (della mia infanzia)

si possono amare le cose.
Anzi, questo è l’amore
più rassicurante di tutti,
perché dipende soltanto
da te e dal tuo silenzio.
Con le cose
non è necessario
parlare e spiegare e rispondere.
Puoi senza inquietitudine
uscire da te,
e
lasciare riposare i pensieri,
e
le cose amarle lo stesso.

Così il balcone
allo spigolo della casa
che a destra chiudeva il cortile.
Se ne vedeva
soltanto un angolo
con la sua parte di ringhiera
che in primavera
un vaso di petunie e un maggiociondolo
lo aggraziava di magnifica bellezza.
Amo quell’angolo di Taranto
e soltanto quello poiché
visto dal mio terrazzino sul cortile
quell’angolo era tutto mio,
non era di nessun altro,
lo era a tal punto
che non importava poi che di là
continuasse in un vero balcone.
Tutto finiva lì.
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L'amore per le cose è senz'altro il più rassicurante, esse non ti chiedono nulla, ma ti danno tanto.
Descrivi quelle "cose" che sono state tue , ma che non sono solo cose:
sono ricordi
sono emozioni
è amore
è malinconia

Ti abbraccio caro franco, ti leggo sempre con tanto piacere

il 24/05/2006 alle 18:42

Amare le cose, anche le più piccole, è segno di semplicità e di sensibilità.
Tu, in particolare, ti riferisci a qualcosa di importante che ha dato gioia al tuo passato, uno squarcio di città, resa bella dai fiori nel vaso, quelli che danno colore alla vita e che eri tu a porre in terrazzo per godere della loro bellezza.
Condivido appieno questo riandare alle cose di un tempo e rievocarle col ricordo che spesso ci porta anche alla commozione.
Un caro saluto, mati.

il 24/05/2006 alle 23:22

L'anima delle cose, anche le più piccole e all'apparenza insignificanti, sanno recepire il messaggio d'amore che tu qui poetizzi con grande sensibilità.
Un abbraccio
Cesarorso

il 25/05/2006 alle 07:56

Le piccole cose passate dell'infanzia sono il balsamo della nostra vita.
Si potesse ritrovare quella serena sicurezza che ci davano le piccole cose...
Molto delicata questa tua poesia.
saluti
Sanna

il 25/05/2006 alle 09:45

tre stelle e un campanile
in mezzo ai pini...

tre stelle ed io mio cuore
si è fermato

tre lacrime di corallo
il mio cuore ha sanguinato...


in questa tua bellissima poesia, ho rivisto i miei dolci ricordi di bambina tramutati in una lunga poesia di cui ti ho inserito alcune strofe,
la casa della nonna...dalla finestra della mia cameretta vedevo
la cima del campanile sbucare in mezzo ai pini...e tre stelle due più grandi e una piccina...
amico mio, leggendo questa tua mi sono colmata di dolcezza ed ho pianto..magia della poesia!

il 25/05/2006 alle 11:17

Sono sempre le piccole cose che ci accompagnano
sempre...E nei momenti di intima riflessione..il bisogno, di questi oggetti,servono a rinfocolare i cuore e sentirci meno soli. Sarà un diario,una foto,
un angolo della stanza,per farci rivivere e sognare...
Un abbraccio Dora

il 25/05/2006 alle 15:55

tutto si dovrebbe amare dell'infanzia....e tu fai bene a sentire tuo quell'angolo un saluto elvira

il 30/05/2006 alle 15:36