PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/05/2006
Semplicemente sbriciolata…
Non so bene come, quando
Mi svegliai un mattino ed era così…

Un mosaico senza contorni
Di cui continui a collezionare
Stupidamente
I pezzi
Raccolti chissà come
Dove?

Come sarebbe bello
Poter dichiarare la sconfitta
Assoluta.
Issare quella bandiera bianca
Sporchi e feriti
Nella propria divisa, ma con
Dignità.
Consegnarsi al destino crudo
Una volta per tutte
Epico
Come un ultima battaglia
In cui tutti sanno che sarà l’ultima.
Morire.
Musica.

Nessun tramonto di sangue ci attende

Inchiodati in un presente provvisorio
Ridiamo e conviviamo
Con un dolore
Senza nome
Senza alibi
Difficile andare lontano

Quando la risata si spegne
Tu non mi guardi e mi dici devo andare
Ma io sono lento
Ed abbasso il bicchiere e mi perdo negli spigoli
Dei tuoi occhi che non cercano nulla
Del tuo volto che penosamente scompare
Nel marasma di voci sommerse

E vorrei semplicemente non conoscere niente e nessuno
Smettere di recitare
Smettere di sperare
Vivere come sabbia

Calpestata dal sole
E libera nel vento

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molto piaciuta !!!

il 15/05/2006 alle 13:10

Splendida. Forte, intensa, evocativa. Essere sconfitti con dignità? La vita è davvero come un campo di battaglia? Come dice quel detto? Si è sconfitti, solo se da quella sconfitta non si è imparato nulla.

il 15/05/2006 alle 20:32

fra tutte le metafore interessanti delle tue belle rime ho scelto quella della sabbia calpestata dal sole e libera nel vento...perchè nonostante ci sia tutto un ricamo sull'assoluta compressione dell'essere nella vita, ti ho sentito libero levitare...
mplto bella
:-)

il 16/05/2006 alle 10:18

inchiodati ad un presente provvisorio ridiamo e conviviamo con un dolore senza nome,senza alibi,difficile andare lontano.abbasso il bichiere e mi perdo negli spigoli dei tuoi occhi che non cercano nulla del tuo volto che penosamente sconpare nel marasma di voci sommerse.e vorrei semplicemente non conoscere niente e nessuno smettere di recitare di sperare vivere come sabbia.porca miseria se mi piace....una dannazzione che conosco molto bene,la ricerca costante della verita del nostro essere che viene fuori solo in solitudine ,solo se altariamo la realtà con il nostro infinito mondo interiore...vaghiamo tra le caverne umide e buie ma stranamente non sentiamo paura freddo...conosciamo quel posto avendo imparato a combattere il freddo l'umida aria delle notti insanguinate.molto bella.con stima ,vega

il 16/05/2006 alle 12:05