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Pubblicata il 15/05/2006
Incagliato è il profondo battito
Sbatte ali annoda echi striscianti
E su acque maliose
Scioglie i suoi dolori

Naufragio su barca rovesciata

Ove già credo
Di rimaner solo e nessuno

Ma l’argentea scia che trascende nerezza
Ora lanterna ora sguardo planante

Libera àncora grata
Al viaggiatore sperduto

Così tumulto s’assopisce
E si riverbera distesa d’onda
Non più clamore d’eventi
Ma acclamato e ardente desio

D’averti in istante fuori da tempo solcato
Lì al confine d’orizzonte raggio
Tra cielo e mare
Ove comincio ad accrescer moti di infinite attese
E al limite scritto da natura
Rilascio gelidamente calore di cuore
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splendida!

il 15/05/2006 alle 13:14

lancia di gelo e fiamme....si l'amore rassomiglia a questo, bellissime metafore arricchismo la tua poesia di splendide emozioni

il 15/05/2006 alle 17:07

bravo francesco...mi piace molto la prima strofa
senza nulla togliere al resto, un saluto

il 15/05/2006 alle 20:07

Si arriva all'amore attraverso momenti diversi, ondate di paura, nuotate vigorose, approdi sereni e, magari, inaspettati.
Il cuore, dapprima sconvolto dall'ansia, ritrova il suo battito caldo e bacia quel mare felice.
Un abbraccio, mati

il 15/05/2006 alle 22:31

Grazie....un saluto fra

il 16/05/2006 alle 22:57

Grazie cara luna...un salutone fra

il 16/05/2006 alle 22:58

Grazie Sole..un salutone fra

il 16/05/2006 alle 23:00

Hai detto cose giustissime cara mati..un mega abbraccio fra

il 16/05/2006 alle 23:02