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Pubblicata il 13/05/2006
Madre alata
Vedo il tuo volo scender leso
Da affanni di cielo

Passata l’era che stringevi
Corpicino caldo al tuo petto
Di recitar salmo di figlio
Che t’ama
Mi chiedi con gola serrata
in segrete palpebre

Io mi do a te
Come goccia si da a corrente
Come cucciolo a lupa gemente
E ringrazio
Astri in Oriente
Battendo pugno sul cuore

Mai m’ero concesso
In tuo dolore
Pensando al mio che pur sedeva
in tavola mentre tu lodavi
Altra prole

Ora mi cingo di tuo respiro
E del resto non mi guardo più”

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Quando qualcosa mi arriva così profonda al cuore, resto nel silenzio, come a custodirla nel pieno rispetto.
Un abbraccio, mati

il 13/05/2006 alle 23:10

E' un donarsi reciproco, sentito nel profondo dove nasce l'amore spontaneo e la cura del sentimento. un immenso abbraccio

il 14/05/2006 alle 22:41

Grazie cara mati, abbracci e tanti baci..fra

il 15/05/2006 alle 00:17

Hai detto bene...cura del sentimento, nel reciproco ascoltarsi in maniera limpida sia nei dolori che nelle gioie..ti abbraccio forte, fra

il 15/05/2006 alle 00:19