PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/05/2006
Cibo per cani
le mie carni
non ho più spazi

vuoti o pieni

E le braccia
mestoli insanguinati

Righe strisciate
-in tv disturbate-
sono i miei occhi

Rossi

di polvere tagliata
a seminar zizzania

Sbando

colpevole io dell'odio
mio
di mondo astratto

Di ciò che vedo
intorno
non rimpiango

godo

Solo per non uscire
da certi inganni
marci di piacere

ma ho vent'anni....


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ogni mattino
spunta l'alba
anche per chi
non la vede
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Se per polvere tagliata intendi droga....
beh descrivi bene una situazione allarmante e devastante...buona domenica

il 07/05/2006 alle 12:02

Poesia cucita addosso alle carni e all'anima di chi è invaso da una follia che ha nome droga.
Ogni parola procura una sensazione di dolore, un grande sconforto.
Speriamo che l'onda malefica si arresti e conceda ai naufraghi un approdo di speranza e di rinascita, seppur lenta.
Salutone a te e ai tuoi cari, mati

il 07/05/2006 alle 15:52

intendo proprio quella...
pensando alla problematica giovanile..
che devasta intere generazioni

il 07/05/2006 alle 19:20

grazie Mati..
è una poesia che deve dare sconforto..
per colpire e far riflettere..
i saluti ? già fatto!!

il 07/05/2006 alle 19:21

sti mmestoli insanguinati fanno proprio male..Robbè
:-(

il 08/05/2006 alle 11:42