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Pubblicata il 03/05/2006
Qui, mezzogiorno monta che è sempre tardi
Che nubi annodate su spento grigiore
Han già modulato raggi in tempeste
Cielo è sempre foschia e denso pallore
Sole appar monocolo senz’ occhio.
E quando svagate rondini s’avviano a sud
Il mio slancio è già lastra
la baia più che torpore
Allora
Corvo giunto da limpidi giardini
rilascia su mano esangue
Il gelo di una primula
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una bellissima poesia visiva

il 03/05/2006 alle 10:40

Si sente il respiro della natura!

il 03/05/2006 alle 12:22

L'anima come la natura è lontana dal calore del sole, ma quando giunge la primula è segno di rinascita e la tua mano ritroverà nuovo vigore, abbraccione, mati

il 03/05/2006 alle 15:24

la vedo così: come un momento di transizione della tua anima, dove tutto si ferma per il gelo ma presto si rinnoverà in qualcosa di più intenso. Con affetto nadia

il 03/05/2006 alle 16:50

Bravissima nell'usare la natura per nascondervi lo stato d'animo...
un ciaooo
Cesare

il 03/05/2006 alle 19:45

grazie vision di cuore al cangiar di stagione...un salutone

il 03/05/2006 alle 23:25

è respiro di natura mosso d'alito spento di cuore..ciao fra

il 03/05/2006 alle 23:26

Si mati..primula rinasce laddove cielo scopre nuovamente suo fulgore e limpidezza..un bacione fra

il 03/05/2006 alle 23:29

Ciò che ti suggerisce in ogni caso è una verità..un bacione

il 03/05/2006 alle 23:33

Grazie cesare..apprezzato il tuo commento..francesco (e già la -o a posto della -a..)

il 03/05/2006 alle 23:35

Prima di descriverle le provo sulla mia pelle..un bacione fra e tanti tanti grazie...

il 03/05/2006 alle 23:37