PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/04/2006
Lontane carene spumeggiano il lago cristallino
approdo d’infanzia
Sottile il pendio della memoria
risveglia d’ore la prematura fine

Dal castello che s’erge in voluminose acque
L’entrata del fu orizzonte
Sulfuree passeggiate
Tra dinoccolate vie che s’apron in nodi e antichi valli

Catullo abbracciò le tue albe, Sirmione
Innamorato ei era della potenza del tuo silenzio,
del mistico levarsi delle tue stagioni,
bagnava il catino dei suoi versi
nella tua serena azzurrità
e quiete vaneggiava all’aperto tra notti inospitali
planando di te nostalgie

A lui affido il cuore del mio canto
Che si cruccia d’adombrate discese
Di quando un bambino levava risa oltre
Colline canneti e riviere
Magiche pozioni del tuo cuore
Drappeggi di estinte felicità.”
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Un anno fa di questi tempi ero sulla Perla del lago di Garda a bearmi della sua bellezza, un luogo dove c'è tanto movimento e vita, ma anche silenzio e splendida natura, basta trovare l'angolo che fa per te.
Catullo raccoglierà la tua voce e attraverso le acque del lago la renderà leggera verso un futuro quieto e rasserenante, un abbraccio, mati

il 30/04/2006 alle 00:01

Grazie mati..io ci passavo ogni estate quando mio padre era vivo..ricordo che sognavo di abitarci perchè in quelle due settimane mi sembrava tutto più magico e lucente..un bacio fra

il 30/04/2006 alle 00:52

Leggo una magnifica poesia girando ad est lo sguardo verso il vicino lago benacense decantato da tanti poeti.
Un abbraccio
Cesare

il 30/04/2006 alle 08:07

Un inchino lodevole, per la soavità delle parole. Un abbraccio affettuoso nadia

il 30/04/2006 alle 17:37

E io virando dal sud verso l'alta italia, ti invio un sentito grazie...salutoni fra

il 30/04/2006 alle 22:57

A te va inchino e il gentil mazzo di lucenti grazie..ti abbraccio forte fra

il 30/04/2006 alle 22:59