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Pubblicata il 08/05/2002
Miscuglio di sensi dell'Io in formazione, a successiva creazione di Amletica vitale e filosofica questione, del motivo, perchè e come, di andare nel pallone, aspettando la ragione, che invece non s'impone, niente fa frizione, e si sbaglia direzione, in perenne scivolone di lucido&sapone, paradosso alla visione di estate col maglione, o a dare uno scossone al sonno di un Leone. la vita che astrazione, in continua evoluzione, complessa operazione di qualsiasi comprensione.
Ma poi si ferma tutto, in silenzio che da lutto, rimpianto va al distrutto, guardando in faccia il morto, che mai verrà risorto, ne ragione ne più torto, in un giorno troppo corto.
E poi tempo ricomincia, porgi ancora l'altra guancia, col passato che si sgancia, si oscura, diluisce, qualche macchia sulle strisce, ma è normale si capisce, sono un uomo mica un pesce, con la barba che mi cresce, e ingannandomi allo specchio, con in testa un grande secchio, a rubare via dall'occhio, la mia immagine di vecchio.
Sono questo e molto ancora, mentre il cuore s'innamora, cerco ancora una dimora, non importa bionda o mora, basta solo che sia vera, che mi dondoli la sera, che si appaghi dai miei frutti, che comprenda quelli brutti,che sopporti poi i miei rutti, e a prescindere dai fatti, faccia a turno per i piatti, sia ben chiara nei suoi patti, e lo dimostri con i fatti, fino al giorno in cui non schiatti.
E anche se, so già a ragione, che cerco solo un'illusione, il pensiero fa tampone, fra la vita e il mio bisogno, che poi resti solo un sogno, non importa purchè puro, proiettando nel futuro, un po di luce in questo scuro, mentre cerco, finto duro, di finirmi intorno il muro.

Anto17
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