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Pubblicata il 28/04/2006
Questa stanza adesso vuota mi ricorda
che una volta era piena di oggetti
di mobili e di cose appartenute a me
come la mia mano che un tempo stringeva
come in un pugno forsennato le cose a me care;
così la porta serrata della casa serbava i miei segreti.
Adesso la guardo ormai vuota,
il bianco delle pareti e delle dita nude e contratte
mi avvicina al niente del cielo
e fa capire che nulla è così durevole:
le mura si sgretolano e la mano si schiude.
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ottima nel suo fagocitare l'essenza di ciò che sparisce dietro le nostre spalle...un saluto fra

il 28/04/2006 alle 14:57

mi piace come scrivi e ciò che scrivi ....ti leggo volentieri.....Gabriela.

il 18/05/2015 alle 19:06