Questa stanza adesso vuota mi ricorda
che una volta era piena di oggetti
di mobili e di cose appartenute a me
come la mia mano che un tempo stringeva
come in un pugno forsennato le cose a me care;
così la porta serrata della casa serbava i miei segreti.
Adesso la guardo ormai vuota,
il bianco delle pareti e delle dita nude e contratte
mi avvicina al niente del cielo
e fa capire che nulla è così durevole:
le mura si sgretolano e la mano si schiude.