Il film più triste trova la sua protagonista sola in mezzo alla gente, anche se in ultima fila, tanto assente che non s'accorge che la proiezione è finita...e non solo quella. Molto bella!
Un ciaooo
Cesarorso
Il cinema e gli spettatori, le diverse tipologie reali, l'ultima è quella della profonda solitudine, la più commovente.
Un luogo da te descritto ancora una volta con l'animo ricco di attenzione per tutti, un abbraccio, mati
mi ha colpito il titolo, che racciude in se il senso della solitudine... dove si ripone con discrezione nell'ultima fila! Un abbraccio nadia
La vita come un film!Il guaio e' che l'happy end e' un optional.Brava.Hai inquadrato bene la faccenda.
Grazie carissima..è uno spaccato di vita reale appena visionato ieri pomeriggio..un bacione fra
Grazie cara nadia..un intenso abbraccio dalla prima fila del mio cuore...fra
Una donna sola che guarda il film in ultima fila è come una persona che mangia da sola al ristorante: ci da subito un forte senso di solitudine che la tua poesia rende con forza. Tutte le strofe sono preparatorie all'immagine schiva di questa presenza femminile malinconica che diviene il simbolo di una solitudine più generale. Bella. Ciao. Marina
Marina cosa dire..sei stata abilissima a riassumere il cuor della poesia, analisi che il tuo cuor ha saputo sciogliere nel punto più alto di quella solitudine...ciao e grazie fra