PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/04/2006
Il cinema
cristallo di facce rilassate
a diluir risa e occhiate
Le buie sedie assopiscono i pensieri
e la vicina persona è gaudio per occhi diversi


C'è la famiglia che si rallegra
domenica trascorsa insieme da quanto non accadeva

Le batterie di amici
occorse al nuovo appuntamento

Le coppie appena nate
e freschi baci ancora in fasce

Quelle già cresciute
tra gesti conosciuti e lievi effusioni

Le donne da troppo tempo a casa
E l'uomo venuto a sbirciar la bella che si posa

Scorrono i titoli
tutti s'alzano
Meraviglie e sbadigli s'allontanano

In ultima fila
s'accende di colpo la ferita
che sguardi distratti hanno ignorato

Rimane seduta
a guardar lo schermo imbiancato
la sala piombata tra luci deserte
La borsa leggera che cade pendente

Un cellulare che non squilla più
forse una tragica trama


Solitudine in ultima fila
s'aggiusta profumi e ombretto
danza sfilacciata e
compra un nuovo biglietto

Inizia un nuovo spettacolo per
una vecchia e muta solitudine."
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Il film più triste trova la sua protagonista sola in mezzo alla gente, anche se in ultima fila, tanto assente che non s'accorge che la proiezione è finita...e non solo quella. Molto bella!
Un ciaooo
Cesarorso

il 24/04/2006 alle 09:37

Il cinema e gli spettatori, le diverse tipologie reali, l'ultima è quella della profonda solitudine, la più commovente.
Un luogo da te descritto ancora una volta con l'animo ricco di attenzione per tutti, un abbraccio, mati

il 24/04/2006 alle 11:33

mi ha colpito il titolo, che racciude in se il senso della solitudine... dove si ripone con discrezione nell'ultima fila! Un abbraccio nadia

il 24/04/2006 alle 12:37

La vita come un film!Il guaio e' che l'happy end e' un optional.Brava.Hai inquadrato bene la faccenda.

il 24/04/2006 alle 13:04

Ciao Cesare tante grazie sempre..un saluto fran

il 24/04/2006 alle 17:14

Grazie carissima..è uno spaccato di vita reale appena visionato ieri pomeriggio..un bacione fra

il 24/04/2006 alle 17:18

Grazie cara nadia..un intenso abbraccio dalla prima fila del mio cuore...fra

il 24/04/2006 alle 17:21

Grazie dell'attenzione..un saluto francesco

il 24/04/2006 alle 17:22

Una donna sola che guarda il film in ultima fila è come una persona che mangia da sola al ristorante: ci da subito un forte senso di solitudine che la tua poesia rende con forza. Tutte le strofe sono preparatorie all'immagine schiva di questa presenza femminile malinconica che diviene il simbolo di una solitudine più generale. Bella. Ciao. Marina

il 24/04/2006 alle 17:45

Marina cosa dire..sei stata abilissima a riassumere il cuor della poesia, analisi che il tuo cuor ha saputo sciogliere nel punto più alto di quella solitudine...ciao e grazie fra

il 24/04/2006 alle 17:52