PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/04/2006
Il sonno che ci sorprendeva in momenti diversi
ci ha permesso di vegliarci e scrutarci ignari…..
Quel silenzio prima del risveglio
era il tempo che ci divideva allora…
Il trascorrere delle stagioni…
la pioggia che scendeva dietro questi vetri …
il sole che ci sorprendeva con gli occhi socchiusi…
l’odore fresco del lago……
le nostre cene ….
le sorprese dietro il muro….le scritte sul vetro…
i viaggi verso il mare..…
la sera che guardammo lo stesso cielo stupiti….
La musica che ci attraversava l’anima
La gioia incontenibile della nostra prima cena senza doverci salutare...
il calore delle tue braccia nella notte….
I nostri viaggi e i finestrini abbassati a far entrare tutto il vento che c’era….
Soffiava su di noi …sui nostri capelli...si intrometteva nei nostri discorsi… lasciandoci il suono delle risate ……
Forse si nascondeva in quell’allegro suono
il tempo che ci avrebbe diviso…subdolo…sotterraneo…
tramava dietro la nostra ingenuità…
ignari ci guardavamo
come se i nostri occhi avessero avuto tutto il tempo
per osservarsi invecchiati a ridere ancora….
O forse fu quel vento a portarci via poco alla volta…
a soffiare sulle nostre anime….
a farle dividere ….volare via….
Togliendone il fiato
così che non avessero più voce per chiamarsi…
per cercarsi ancora….
Chiudendo loro gli occhi…per non riconoscersi più….
Messe in un luogo dove fosse impossibile
riuscire a sentire ancora il richiamo di quelle risate….
Il tempo che ci divide non è più quello di allora….
.non si nasconde più ….
non gioca più con noi a fuggire via….
È uscito allo scoperto…
..e ci abita dentro…..
Non si ferma più …
non ci lascia più da soli insieme…
Non regala più forti emozioni alle nostre attese…
non si mette più da parte….per farci incontrare….
E’ sempre qui….
non ha più smesso di dividerci da allora…
da quando questa porta si chiuse col rumore dei tuoi passi che scendevano le scale….
quelle stesse scale che scorrevamo di fretta…
insieme….salendole…

Ora lui è qui e mi fissa….
ne sento il rumore …
gocce che cadono nel lavandino...
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Un misto prosa-poesia che scorre come un fiume in piena e col vento che increspa le acque della memoria tutto travolge. Significativo il finale con quel gocciolio che da una voce al tempo.
Un ciaooo
Cesarorso

il 24/04/2006 alle 10:48

Con lucidità espressiva penetri nella tua esperienza d'amore attraverso il filo del tempo, filo che costruisce a piccoli passi le cose belle e poi con un rumore di passi spezza tutto, lasciando lacrime di dolore. Complimenti per la capacità descrittiva, mati

il 24/04/2006 alle 16:44

Grazie Cesare...bellissimo commento....per me un'emozione in più

il 24/04/2006 alle 18:29

grazie mille mati per le tue parole e per lo sguardo intenso con cui hai colto l'essenza delle mie emozioni

il 24/04/2006 alle 18:31