Carissimo Pirro,
per prima cosa devo ringraziarti della tua traduzione, ma anche senza il mio istinto mi suggeriva che si parlava della morte.
Mi ha molto impressionata la scena dei cavalli neri scalcitanti, che emettavano fumo dalle narici e che raschiavano la terra con le loro grosse zampe.
- La morte ti attende - sembrano gridare ma tu spaventato urli - non sono ancora pronto-
Un susseguirsi di oscure emozioni.
Grazie nonostante lo spavento.
nasce tragica e finisce comica questa poesia
non sono riuscito a trattenere la tragedia..
dopotutto mi sentivo coinvolto
e se devo "dipartire" lo devo fare ridendo!!
Poesia goduta nell'idioma calabrese che è simile al siculo.
Le immagini si susseguono come fossero tragica realtà di un particolare momento di macabra "partenza", poi sopraggiunge un grido di salvezza e ci riporta il nostro Pirro qua, a verseggiar di vita e morte con la stessa facilità, alla prossima, mati
poesia scaramantica, divertente, sembra tratta da un film del grande Toto,ciao Rosa
dissacrare e deridere la morte non signica non temerla
ma è prendere coscienza che si sopravvive ad essa anche sorridendo
un pò del grande TOTO' c'era..
ma quella scena sua mi ha fatto scompisciare..
ti invidio!!vorrei anche io sapere scrivere poesie in dialetto calabrese...mi affascina tantissimo!complimenti!
SILVIA
SILVIA ..se non ci provi non lo saprai mai..
prova a tradurre le poesie dall'italiano in dialetto e poi cambia le parole che non hanno "musicalità" dialettale con altre..
ti sarà più facile finquando non sarai pronta
ciao Roberto