Vorrei morire tra le tue braccia,
terminare la mia vita
cadendo in un sonno ipnotico
ispirato dai concetti della tua mente,
filtrata attraverso due soli azzurri.
Vorrei giungere nella nuova casa
e sentirmi dire che ora siamo
approdati
In una terra lucente
esente dal dolore…
Invece hai detto che domani
potremmo essere soli
ed io non posso più dormire.
Tu, mio padre, mia madre
mia unica famiglia.
Annego nello sconforto
se non mi abiti dentro.
Vorrei che il mio corpo
Fosse per sempre
prolungamento del tuo.
Estasi è una parola di indulgenza.
La mia mente spazia
fino ad essere squilibrata.
Dirti grazie e scusa non serve più
per avvolgermi in un mantra,
perché io possa assorbirti
nella chiara luce dell’Illuminazione