PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/04/2006
Presso la torre saracena
d’ isola aspra e generosa
sull’arenile dorato
tra grovigli di alghe
giunchi marini e ginestrelle rare,
un vecchio pescatore
stanco di flutti e venti
ricuce larga maglia
-rete consunta di dubbi e desideri-
Aguzza gli occhi
non cerca antichi scogli
né rotte per l’approdo
né remi per sfidar procelle
e valicar confini
né abbracci di morte e di resurrezione.
Cerca solo la brezza del tramonto
che stemperi passioni
e luce di lampara
che sciolga il tempo degli affanni
e squarci il velo oscuro
-lo smarrimento della lunga vita-
In quarantena
con respiro profondo
arenato su spiaggia amata e sconosciuta
tra intrecci confusi di legno e di corteccia
fuma la pipa spenta
mentre lontano fugge canto di chimera
onda di pianto ed eco di sirena.
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Come il desiderio di armonia che ritrova nella brezza del tramonto! Un abbraccio nadia

il 17/04/2006 alle 23:28

Mati la tua poesia è una fotografia delicata e intensa che si allarga alla visione generale dell'animo umano, tra flutti di appagamento e "squarci di velo oscuro"..emozionante trasmette parecchi brividi ti abbraccio fra

il 17/04/2006 alle 23:52

...e la vita scivola via...
questo vedo in questo quadro meraviglioso che hai dipinto in tela dorata , dolce il suo sapore e nostalgia aggraziata...un abbraccio, sol

il 18/04/2006 alle 08:25

L'immagine del pescatore è quella di un uomo diventato saggio di fronte alla vita. Si presume che abbia sulle sue spalle molte primavere, non proferisce una parola, ma il suo sguardo è esperto: conosce bene l'esistenza ed ha imparato a coglierne l'essenza nelle piccole cose, nel respiro della natura. Bellissima, brava Mati. Ciao. Marina

il 18/04/2006 alle 10:14

E' la quiete dopo la tempesta della vita..è la pace che giunge alla fine del giorno che piano muore all'orrizonte..è la pace di tutto..bella e delicata..(conosco una torre saracena..molto bella..)ciao

il 18/04/2006 alle 10:38

Le rughe della vita spesso salatissima, ma sempre da ricordare con grande emozione.
Grazie della tua sosta sulla spiaggia dei ricordi, un caro saluto, mati

il 18/04/2006 alle 11:44

eda ho passeggiato con gli occhi del tuo cuore, ed ho vosto, curvo sulle reti il vecchio pescatore..e lata sullo scoglio, la torre saracena ad indagare...forse una gioventù perduta...forse fantasmi di pirati dal mare....

che bella , Mati!

il 18/04/2006 alle 11:45

Quell'armonia che ognuno di noi auspica sempre di trovare, quando si accosta alla natura e vaga verso l'infinito.
Grazie Nadia, un dolce abbraccio, mati

il 18/04/2006 alle 12:07

Bella l'immagine di questo vecchio pescatore che ha vissuto la vita imparandola.. Ha raggiunto quella pacatezza dovuta alle tante primavere trascorse... e tu descrivendo la sua pace interiore , mostri la tua di pace.. l'equilibrio dovuto a saggezza.
un abbraccio
Antonia

il 18/04/2006 alle 12:29

...un vecchio pescatore, stanco di flutti e venti ricuce larga maglia, rete consunta di dubbi e desideri...
Ma se ricuce... ne vuole ancora nella sua rete?
Cerca solo la brezza del tramonto, che stemperi passioni e luce di lampara..
Un tramonto e sopratutto un immagine in cui mi piacerebbe immergermi...
Tranquilla visione in cui il mondo, per un attimo, si ferma nella calma della brezza...
Che bella, grazie... grazie.
Luigi

il 18/04/2006 alle 14:00

Questo nostro mare, così ricco di vita e di misteri, è fonte di ispirazione e non può che commuoverci.
Grazie per le tue belle parole, un abbraccio, mati

il 18/04/2006 alle 16:40

Il tuo commento così poetico è una cornice bellissima per collocarci l'affresco del mare e del destino di chi in esso si specchia.
Un abbraccio e un grande grazie, mati

il 18/04/2006 alle 16:44

Tu, Marina, cogli sempre i profumi più intensi delle liriche che leggi con gli occhi del cuore.
Avverti le sfaccettature spesso celate e le porti in evidenza con attenzione e sensibilità, grazie per questa tua lettura impegnata, un caro abbraccio, mati

il 18/04/2006 alle 16:56

Quante storie può narrare una torre saracena e quante onde l'hanno lambita.
Grazie del bel commento, un caro saluto, mati

il 18/04/2006 alle 17:12

Una lirica bellissima, dolce e serena. Come un tramonto e un vecchio pescatore.
Il tratto lieve, la parola misurata, l'immagine plastica e colorata!
Piaciuta tanto!
Un caro abbraccio
Er

il 18/04/2006 alle 18:17

Ti ho vista presso quella torre a scrutare lontano, cercando di raccogliere, attraverso la rete della tua fantasia, storie ed avventure.
Grazie, un bacio, mati

il 18/04/2006 alle 21:41

Ognuno di noi pesca nella vita e ne trae esperienza e forza, non sempre la saggezza ci viene in aiuto, ma di certo la maturità ci porta a divenire pacati e a godere di quelle piccole cose che forse un tempo ci erano invisibili.
Che dire della pace che a te dona il tuo Lario?
E' davvero tanta e ti arricchisce sempre di più, grazie, un abbraccio, mati

il 18/04/2006 alle 22:05

Se il pescatore ricuce, forse spera ancora, o magari sogna!
Fermarsi nella calma della brezza vuol dire restare sospesi, cercando di sentire il battito del cuore, mentre gli occhi si volgono a cercare l'infinito.
Grazie a te di cuore, un abbraccio, mati

il 18/04/2006 alle 22:18

Un commento articolato, che arricchisce il tratto della mia poesia.
Un grazie di cuore per il tuo dono, salutone, mati

il 18/04/2006 alle 22:21

La semplicità fatica meno ad arrivare al cuore, grazie del gradito commento, un abbraccio, mati

il 18/04/2006 alle 22:24

....il vecchio e il mare del grande Ernesto, le stesse sensazione le ho provate nella lettura della tua poesia. stesse emozioni di una vita vissuta sul mare e per il mare, ora difronte alla torre saracena che è il terminale della nostra vita fumando una pipa spenta incurante, forse di lontane chimere a lui così remote il vecchio medita. che piacere leggerti, non mi stancherei mai e di tutto questo ti sono riconoscente
un carissimo saluto franco

il 18/04/2006 alle 23:14

Che tu abbia ritrovato, leggendomi, alcune sensazioni che il grande Hemingway ci regala nel suo "Il vecchio e il mare", mi regala una forte emozione. Quel libro, dallo stile asciutto ed essenziale, che racconta l'estrema voglia di lottare del vecchio Santiago è uno dei miei preferiti, quindi grazie a te per averlo riportato alla memoria.
Un caro saluto, mati

il 19/04/2006 alle 15:25

un'immagine splendida, quella del pescatore che osserva e si abbandona al mare.

il 19/04/2006 alle 15:56

Il mare, suo grande unico punto di riferimento, continua ad invadere il suo pensiero.
Grazie per il tuo bel commento e per la tua visita, un abbraccio, mati

il 19/04/2006 alle 16:40

Gente di mare, forte e generosa, che quando viene colta dalla vecchiaia, sente forte il rammarico di abbandonare i pericoli e le gioie di quel lavoro, a te un caro bacio e grazie per il commento, mati

il 19/04/2006 alle 23:22

Sono andato a pescare nel tuo archivio e non ho certamente perso il mio tempo. Mi son seduto vicino a quel vecchio pescatore e nelle sue rughe ho trovato i tuoi versi, nelle voce del mare la pacatezza delle tue parole, nel vento il respiro della vita e dei sogni.
Entusiasta orso Cesare ti abbraccia

il 22/04/2006 alle 17:00

Grazie per aver vagato nel mio mare antico dove ho depositato la realtà e i sogni, mi ci specchio spesso perchè è a mia portata di sguardo e di cuore e ritrovo il tempo e le emozioni.
Sappi che i tuoi versi li leggo sempre con particolare interesse ed ammirazione, un abbraccio, mati

il 22/04/2006 alle 17:27

Carissima Dory, che bello sapere particolari nuovi di uno scrittore che si ama. Grazie per questo racconto di una bella festa che rievoca tempi lontani e che ti riporta col ricordo alla tua bella Acciaroli.
Lieta che la mia poesia ci conduca al grande scrittore, un caro abbraccio, felice 25 aprile anche a te, mati

il 24/04/2006 alle 22:14