Il mare,
e un cielo troppo opaco su di noi
tempeste di pensieri,negli spiriti agitati,
e il tuo sguardo sfuggente su di me.
Tristezze inconsolabili
mitigate da sprazzi di felicità
fanno di noi creature perdenti nel destino
solo il fatto che pensiamo,testimonia una vittoria.
Vite,nella ruota esistenziale di un grande gioco
coinvolti in emozioni più grandi di noi
fuoco,terra,aria,acqua.
Ci sentiamo dei e siamo vivi,
ma siamo fuggevoli parentesi di tempo
e di noi, poi, cosa rimane
quando la fine ci chiama ad annullarci.