PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/04/2006
Ascoltate! E’ ancora il tramonto sul colle.
Giallo, ocra, azzurro oltremare, carminio.
Cielo, terra, montagne e valli
si vestono dei suoi colori.
Un uomo può credere a una cosa con tale intensità,
da apparire irreale e nonostante questo
egli è più che mai utile e bello.
E’ utile bellezza credere in qualcosa
con la dovuta intensità.
Ho sognato di aver visto spuntare un albero.
Nell’ombra di una fenditura
era sospeso in un sottile fascio di luce
che dava forma a qualcosa di grigio e d’argento.
Ho varcato la soglia
di quel tabernacolo d’ombra,
ho alzato una mano verso l’argento,
ho toccato una fogliolina di ulivo.
Il tronco era osso pietrificato,
un piccolo femore venato e corroso.
I rami erano secchi e contorti,
ma le foglie, erano foglie di ulivo.
Venti, trenta, non di più;
verde e argento
come dovevano essere: semplici normali.
-Conosco gli ulivi.-
Era nato in tempo di pace mille e più anni fa
e speranzoso oggi di infondere ancora pace
in quel deserto dei nostri fratelli arabi.
In guerra,
non ci sono sopravvissuti, ma solo Resti Viventi.
Dovremo andare nei campi e nelle città
a raccogliere quei Resti e custodirli,
pregando Dio, giorno e notte,
perché nella Sua infinita carità, compia il miracolo
di ricomporli in Esseri Umani.
La vita è nascere,
la bellezza della vita è Essere.
Nascere sempre,
Essere sempre è ciò che ci è chiesto.


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prodotto di una intensa spiritualità è un riconoscersi nell'immediato della natura,una ricerca di pace interiore che non è comprensibile se non compressa in tutte le forme del creato
Grazie!

il 13/04/2006 alle 09:14

tutte le tue poesie sono intensamente profonde e spirituali ed è per questo che mi piacciono. In ongi morte possiamo scoprire una vita, è come un incendio. L'incendio distrugge ogni cosa al suo passaggio, ma quando si spegne se guardiamo con attenzione sotto la cenere possiamo veder spuntare nuova vita. La Natura odia il vuoto e spesso anche dalla distruzione va scaturire la vita.
Una guerra non ha vincitori ma solo vinti. E' sconfitto chi perde e chi vince. Il potere annerisce, l'odio annerisce, non esiste vittoria quando si brama il potere o si consacra la propria vita all'odio.
Noi siamo, ma non siamo, non camminiamo, ci lasciamo trasportare....questo non è Essere, ma giacere. Splendida.

il 13/04/2006 alle 16:00

In questa tua poesia c'è un intreccio di elementi di varia natura, ognuno è un tassello di vita, di speranza, di rinascita, di amore, di fede e carità.
L'ulivo è il simbolo dell'uomo che vive tra sole e pioggia, che sfida il vento ma resiste ad ogni avversità.
Grazie per questi versi adatti a ricordare degnamente la ricorrenza della S. Pasqua, auguroni per te e per i tuoi cari, mati

il 13/04/2006 alle 16:25

Che dire di fronte all'albero della pace intorno al quale danzano i tuoi magnifici versi?
Profondamente ammirato orso ti saluta con stima
Cesare

il 13/04/2006 alle 19:43

e pace sia....tanti auguri Franco ...!
la poesia sia con te e così sia...
un abbraccio Giovanni.

il 13/04/2006 alle 20:45

....sono lusingato per le tue nobili parole e ti ringrazio per aver interpretato il mio lavoro come speravo fosse capito. Sono in un momento particolare della mia esistenza e ogni mia composizione , mio malgrado, probabilmente avrà un tema molto simile a questo, non vorrei essere capito male nè essere tedioso con i miei scritti. Quello che mi hai detto tu invece è ammirevole e
te ne ringrazio tanto a presto rileggerci franco

il 13/04/2006 alle 20:48

....Mati, mi hai conquistato per i tuoi commenti, sempre pacati, portati a rincuorare lo scrittore, a dargli forza per proseguire il suo lavoro. Sei unica, amorevole e tanto materna (permettimi questi aggettivi). Quello che ho scritto (e sia pace) è un lavoro dello scorso anno quando il mondo s'incendiava di guerre in medio oriente e la lettura dei giornali e i commenti televisivi mi hanno spinto a questa meditazione con la speranza che possa essere letto da più gente possibile e ne faccia materia di riflessione. Ti ringrazio e ti auguro una felice e serena festività pasquale insieme al tuo mondo familiare e non, un caro saluto franco

il 13/04/2006 alle 20:58

....grande orso di fronte alle guerre (mai buone ma sempre cattive) ognuno di noi si impegni con parole, gesti e persuasione a portare un piccolo ma significativo contributo di pace nel mondo. Il mondo della poesia, è un canale molto seguito, a meno che non si caschi nella retorica. Sono lusingato per il tuo apprezzamento e ti saluto con tanta simpatia, augurandoti serene festività pasquali franco

il 13/04/2006 alle 21:06

....ciao erato giovanni, sono contento che abbia letto la mia poesia, come pure sono contento per gli auguri che mi fai e che contracambio di cuore.
Sto organizzando e ti chiederò consigli per un incontro di poeti con lettura di alcune proprie poesie
da tenersi in san marcello pistoiese, in una bellissima chiesetta del trecento. ovviamente oltre a te, chiederò ad altri poeti del nostro club se vorranno venire. la data potrebbe essere in ogosto,
ma di questo te ne parlerò poi in seguito.
Auguro a tutta la tua famiglia un serena e felicissima Pasqua ciao franco e roberta

il 13/04/2006 alle 21:14

....tu non poi credere quanta gioia mi danno le tue parole, e aver letto il primo commento al mio lavoro, firmato ledylunaa, mi ha lusingato molto.
grazie per la tua comprensione, ma non vorrei stancarvi più di tanto perchè da un po di tempo a questa parte non faccio che scrivere cose tristi e lacrimevoli (speriamo mi passi)Approfitto di questo spazio per fare a te e a tutta la tua famiglia gli auguri di una felicissima Pasqua ciao e a presto leggerci franco

il 13/04/2006 alle 21:22

E pace sia! Questo sì...io però vorrei avere più fede...Un saluto grande e complimenti per la tua "creatura"

il 13/04/2006 alle 21:49

....chi scrive poesia è un credente!!!!!!
Le tue sono bellissime specie quelle in vernacolo e sono piene di purissima fede e di grande amore.
ti sono sempre vicino e ti stimo tantissimo un saluto e tanta serenità franco

il 13/04/2006 alle 21:59

E Pace sia caro Franco.Hai descritto con grande espressività questo sogno dell'uomo, che vede spuntare un albero con foglioline di ulivo.La tua poesia parla di pace..ma la battaglia continua a imperversare.in quel deserto degli fratelli arabi. Noi
dovremo pregare Dio,affinchè compie il miracoloe di riportarli alla ragione Perchè la vita è nascere,tutti dovremo essere fratello di un altro. Caro Raimondo ci affidiamo alla clemenza del Signore!..Un caro saluto Dora

il 17/04/2006 alle 21:16