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dck
Pubblicata il 11/04/2006
Onestamente dentro le paure più acute
sorveglio a fatica la temuta mia essenza
Ora ho davanti il riepilogo di me
e lo fronteggio allo specchio

Quando pensi davvero
di rifletterti almeno diverso
e ti trovi con le stesse forme
le solite linee familiari
ma una voglia così esterna e feroce
Allora sì
che esplode tutto
il silenzioso e bastardo mistero

E alzi le note
E blindi i pensieri

E pensi ad odiare
Che il sangue ti sta accanto
Che te lo porti dentro
Che copre i tuoi occhi

E le persone a vedermi
Perfetto solare mediterraneo e stabile

Io che ballo
Di imperfezioni crepuscolari
E di nordica irrequietezza

E di una voglia così esterna e feroce
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chi siamo noi?
c'è oggettività nel guardarci?
e lo specchio, che cosa di noi riflette?
potesse essere cone il ritratto di Dorian Gray,si potrebbe quindi sperare di capire molto più di noi?

il 12/04/2006 alle 15:28
dck

Forse a volte l'oggettività per me stesso è spietata
E' lo specchio che continua a riflettermi soggettivamente
A presto
Dck

il 13/04/2006 alle 09:27