PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/04/2006
Scorreva argentina in condotti verdastri
tra muschi neonati al mattino
sciacquavan le barche smallate dai gusci
e in cima portava un pennacchio
diverso per mani di bimbi ridenti

Colpivano l’acqua a puntate le dita rosate
e intanto un fico indiano, raschiata la pelle,
nuotava e scendeva affondando e gridando
felice, alle urla di giovani maschi campioni

Più in là tra un gruppo di sette ragazzi,
“nuciddi”, un monello batteva rompendo,
con quello più grosso,( chiamato lo “mbaddu”)
le noci a castello formate da quattro palline

Tra risa sguaiate e cretine che aprivano il cielo
scomposto di nuvole allegre e ombrose;
nascosto tra pieghe di tele ai balconi distese
facevo l’amore sfuggendo a schiamazzi
per via della madre saltavo di corsa i terrazzi

schiantando le braccia distese nel gelo invernale

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Affiorano i ricordi e il cuore ha un sussulto.
Quante immagini, gesti ed esperienze di varia natura scorrono e perfino ci commuovono!
Bella davvero, ciao, mati

il 09/04/2006 alle 22:29

me ra vi glio sa

il 10/04/2006 alle 15:59