PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/07/2001
La notte beffarda ghigna di sbieco,
vicina una stella, volto di luna,
mancano gli occhi al viso cieco
che si profila senza forma alcuna.

Quel cuore distante sento vicino
e dei campi fiuto acre l'odore,
valica il passo un nero felino,
mostrando la sua presenza d'amore.

Nessuna eco infrange il silenzio
ed una lacrima ancora m'affligge,
amara di fiele come l'assenzio,
nel riveder l'amata sua effige.

Chiuso nel pugno l'incandescente zecchino stringo;
ma forse soltanto di mio il suo sguardo dipingo.

26 aprile 2001
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)