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Pubblicata il 29/03/2006
Gaetano e la sclerosi
Si alzano, fanno colazione, si vestono
Lei lo segue sempre, lui la sopporta
Gaetano vira verso l’uscita
A un tratto si blocca
I libri appollaiati sulle ginocchia
Scivolano per terra
Il padre custode
Sorveglia l’allungo quotidiano della sua sofferenza
Che fare? Uscire o restare?

La malattia che più lo distrugge
Dimora là fuori
E’ la paralisi dei cuori
Quegli sguardi volutamente abbassati
Le fronti irrigidite
Le mani indecise

Eppure, le gambe dell’anima fremono
Il tragitto dell’unione
Non può essere così lontano

Gaetano ha deciso.
Ha scelto ancora una volta di tentare
Chiama suo padre.
E’ ora di andare.”





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Nella chiusa sento una tragedia...ciao, sol

il 29/03/2006 alle 22:40

Credo che Gaetano trovi il coraggio per continuare, ma il sostegno degli affetti dovrà essere costante, per fargli pesare meno la sua croce.
Tu, se lo conosci e lo avvicini, saprai sicuramente fargli sentire il tuo calore, un abbraccio, mati

il 29/03/2006 alle 23:05

Solo con la coscienza di se riuscirà a trovare quel coraggio, e lo troverà quando l'equilibrio tra lei (malattia) e lui, si congiungeranno in armonia! E con tutto l'amore dei suoi cari affetti. Bravo un abbraccio

il 30/03/2006 alle 00:08

uno spaccato comune della sofferenza quotiana tutt'altro che comune ma distaccata da chi gli è lontana
bravissimo!

il 31/03/2006 alle 14:41

Grazie luna, un bacione fra....

il 31/03/2006 alle 21:35

Gaetano e' una persona forte e ottimista ,per questo va avanti ,un saluto

il 08/08/2013 alle 17:08