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Pubblicata il 29/03/2006
Come uno schiacciasassi allucinato
più riconoscibile come icona di meteore,
arabeschi di luce mnemonia invadono
la raggera colorata del mio inverno.

Al crocicchio di strade emerso improvviso
sull'assolata campagna, sosto indecisa
su che via pigliare...i campi gialli di cime di rapa
sono tutti un bisbigliare e i fiordalisi blù emersi per incanto da un quadro di Van Gogh
stratificati con il rosso dei papaveri
m'invadono l'iridi assetate.

Tregua! Tregua mistificata al corruccio
del ferro che mi preme contro...
Tregua avvelenata dagli arabeschi
della memoria pallidi, che mi si proiettano contro


( latenti agli inganni. )
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Tu scrivi già bene, se in più nomini Van Gogh ...Notte lady!

il 29/03/2006 alle 22:45

se lo nomino mi passano davanti in sequela tutte le meravilgie dei suoi quadri... e mi ci perdo... grazie! smack

il 30/03/2006 alle 10:03

mi piace un casino questo uso delle metafore:)

il 30/03/2006 alle 15:05

sto sperimentando queste parole nuove ma vedo che vengono accolte un po tiepidamente...ma fa niente a me piace così
grazie, sono felice che mi hai capita

il 30/03/2006 alle 17:57

fai la funambola con il lessico? ti tieni bene in equilibrio :-)

il 31/03/2006 alle 10:18

olè!
ci sto provando...

il 31/03/2006 alle 14:36