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Pubblicata il 28/03/2006
Lontana Signorina
Ieri sera
Un focolaio di tristezza è nato
E ti ha colto impreparata

Il giudizio del cuore non mente mai
Quando c’è da saper se il tempo è felice
La vita nostra gira insicura nell’oggi come nel domani
Debole si fa l’occhio che aspetta serenità

E’ arrivato anche a me
(anima senza tempo, che distanze non conosce)
il petalo bianco della tua solitudine
che si è adagiato tremolante
sulla specchiera dei giorni
La voce del desiderio
contralto della speranza
È l’unica cui dobbiam porgere orecchio

I canti della malinconia
Sono perfidi
Urlano che ci amano
E poi ci ripudiano

Ora tiro la fune dell’affetto
Che a te mi lega
Così ti avvicinerai a me
E scoprirai quanto bene ti voglio

Da oggi puoi sentirti meno sola
Lontana Signorina
Come fa un raggio di luna che accarezza
la rugiada che cola
La mia mano a te si avvicina.”

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Tu tendi la tua generosa ed amabile fune dell'affetto e la lontana signorina troverà un solido appoggio, avrà la sua liana di speranza, la luce di nuovo sorriso.
Bella come tutte le tue, un abbraccio, mati

il 28/03/2006 alle 22:25

Sei un pregiato caro amico, grazie un abbraccio Nadia

il 28/03/2006 alle 22:40

Grazie mati, l'affetto e la considerazione non conoscono distanze..ti abbraccio fra

il 28/03/2006 alle 23:24

ti abbraccio e ti mando un bacione...

il 28/03/2006 alle 23:26

poesia che esprime, amore, gentilezza, altruismo,cavalleria,parola d'altri tempi è epoche,ciao Rosa

il 29/03/2006 alle 17:43

grazie rosa mi rende felice il tuo commento..ciao francesco

il 29/03/2006 alle 19:50

Bella e significativa..un saluto, sol

il 29/03/2006 alle 22:28

Grazie dolce sole, sempre attenta e premurosa, un saluto fra

il 30/03/2006 alle 00:11