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Pubblicata il 27/03/2006

Lentamente curvarono
le tue spalle
sotto il peso della vita.
Camminasti
sempre più piano
sino all’ultima cena.

La porta del tempo
s’è chiusa sulla tua esistenza.

Le tue gioie
i tuoi affanni
il tuo dolore
ora sono anch’essi
nella nuda terra e
ha preso a diffondersi nell’aria
quel senso agognato di pace.

Quando qualcosa
m’angustia
è il tuo modello che mi dà forza,
padre mio.

Eterna la tua anima,
papà,
anche se la morte
ha spento la sua forma.


Mest'Umbert (maestro Umberto) mio padre
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...là sullo specchio di smeraldo sorseggiano il tuo amore dal lago e baciano la terra dove tu hai camminato...questa frase aveva lo stesso significato per me.Sono i semi dell'amore sparsi nella terra dei figli che ora germogliano in te ...molto bella , un saluto, sol

il 27/03/2006 alle 14:29

Nei tuoi versi il ricordo di tuo padre appare nitido e dolce, ti commuove e ti sprona a mantenerlo vivo, come nobile modello di vita.
La tua è un'apprezzata testimonianza di eterno affetto, un caro saluto, mati.

il 27/03/2006 alle 16:09

ciao Franco tocchi sempre le corde dell'animo...bravo questa è veramente bella...
tuo amico Giovanni.

il 27/03/2006 alle 16:54

mi mancano le parole e mi si lucidano gli occhi, quando penso al mio papà che, anche lui, pian piano si sta curvando.
Spero di non vivere quel giorno ma se sarà vorrò avere nel cuore la tua poesia. grazie

il 27/03/2006 alle 18:12

Una dedica al caro padre Umberto,in un'immagine dolcissima ed espressiva:"camminasti sempre più piano sino all'ultima cena."Eterna la tua anima papà,anche se la morte ha spento la sua forma.
Un grande abbraccio Franco.
Dora

il 27/03/2006 alle 21:40