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Pubblicata il 26/03/2006
Madonna, se ripenzo
a quannu ero fija!
Che sconfortu
che me pija!
Non c'era 'n sordu
pe' cacciasse 'n occhiu
e mai gniciunu
che te portaa un baloccu!
'Na vorda u bambinellu
me portò 'na penna
con 'na palletta a penzoloni
che me parea 'n ovettu,
allora lu nascosi
sotto lu cuscinu,
pe' paura che quarcunu
lu mettea a cova'
sotto lu crinu!
Ma a 'n certu pundu
sai che te pozzo di'?
Era mejo quella vorda,
perché mo pe' avecce troppu,
t'appiccheresti da 'na corda !!


Traduzione

Madonna, se ripenso
a quando ero bambina!
che sconforto
che mi prende!
Non c'era un soldo
per togliersi un occhio
e mai nessuno
che ti portava un balocco!
Una volta Gesù bambino
mi portò una penna
con una pallina pendente,
che mi sembrava un ovetto,
allora la nascosi
sotto al cuscino,
per paura che qualcuno
la metteva a covare sotto al crino! *
Ma ad un certo punto
sai cosa ti posso dire?
Era meglio quella volta,
perchè adesso per avere troppo,
t'appenderesti ad una corda!!


*crino=cesto in vinco, rovesciato ,per proteggere la cova della chioccia
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Se ti dico umbro, riesci ad andarci più vicino?

il 26/03/2006 alle 22:51

:-)) allora:fuochino!

il 26/03/2006 alle 23:30

Molta semplicità e molta povertà, ma tanto, tanto sentimento...e considera che non sto parlando di tantissimi anni fa.

il 26/03/2006 alle 23:44

E' bello questo parallelo poetico tra due epoche, l'una in cui si procedeva a stenti eppur si riconosceva il valore reale delle cose, anche le più piccole...l'altra in cui i fremiti del consumo e dell'apparenza, ci han fatto obliare la natura vera delle cose, anche le più piccole...con affetto fra

il 27/03/2006 alle 00:24

Particolarmente sentita perchè è ,in pratica,una pagina del mio diario...grazie, sol

il 27/03/2006 alle 07:32

forse hai ragione sai?
ma spesso quando possediamo qualcosa di bello non si capisce mai...
:-))

il 27/03/2006 alle 11:13

Si capisce sempre troppo tardi che abbiamo avuto tra le mani la serenità e l'abbiamo fatta fuggire...grazie

il 27/03/2006 alle 11:18

Questa tua poesia letta in dialetto mi riporta ai tempi andati, alla semplicità di piccoli gesti che ci riempivano di gioia, mi riporta ai sorrisi fatti alle vecchine sedute davanti alle porte a lavorare ai ferri, ai giochi dei ragazzi fatti nei cortili, grazie, mati

il 27/03/2006 alle 11:55

Se ti piace ritrovare questa sensazione, ne avrai la possibilità, ne ho postata una oggi dello stesso genere, ancor più "andata"...grazie, sol

il 27/03/2006 alle 12:06

l'ho letta con vero piacere ....perchè dici sacrosante verità e perchè.... mi ricordi il mio indimenticabile dialetto (marchigiana ).....Gabriela.

il 16/11/2018 alle 18:23