Liberami da questo peso
la tua voce canterò
sarò la tua sacerdotessa
(Madre?)Farò il tuo volere
e agirò secondo i tuoi scopi.
Selvaggiamente adornami
di serpi guizzanti i capelli
ondeggeranno al ritmo
della tua danza
D'oro e d'argento
Ma soprattutto di umida terra
di unguenti e oli
impasterò il mio corpo
per emanare il tuo odore.
Mi voto a te
al suono sincompato
dello sgusciare di un rettile
tra i sassi.
Sarò il tuo fascino
Lascerò che tu mi faccia
ombra sugli occhi
ti cederò anche il mio corpo
al bisogno, scarna sede
casa di lumaca
guscio inutile
si riempirà di te.
Il fuoco, il fuoco
divampa
brucia e arde e scintilla
e mi fa piegare
ad un sospiro dal foglio
Tanto non sono gli occhi a lavorare.
(L)m(I)a(L)